Gentoo Archives: gentoo-commits

From: "Davide Cendron (scen)" <scen@g.o>
To: gentoo-commits@l.g.o
Subject: [gentoo-commits] gentoo commit in xml/htdocs/doc/it: migration-to-2.6.xml
Date: Thu, 03 Jan 2008 19:42:35
Message-Id: E1JAVxQ-00075f-B8@stork.gentoo.org
1 scen 08/01/03 19:42:24
2
3 Modified: migration-to-2.6.xml
4 Log:
5 Version 0.3, revision 1.26 of EN CVS
6
7 Revision Changes Path
8 1.5 xml/htdocs/doc/it/migration-to-2.6.xml
9
10 file : http://sources.gentoo.org/viewcvs.py/gentoo/xml/htdocs/doc/it/migration-to-2.6.xml?rev=1.5&view=markup
11 plain: http://sources.gentoo.org/viewcvs.py/gentoo/xml/htdocs/doc/it/migration-to-2.6.xml?rev=1.5&content-type=text/plain
12 diff : http://sources.gentoo.org/viewcvs.py/gentoo/xml/htdocs/doc/it/migration-to-2.6.xml?r1=1.4&r2=1.5
13
14 Index: migration-to-2.6.xml
15 ===================================================================
16 RCS file: /var/cvsroot/gentoo/xml/htdocs/doc/it/migration-to-2.6.xml,v
17 retrieving revision 1.4
18 retrieving revision 1.5
19 diff -u -r1.4 -r1.5
20 --- migration-to-2.6.xml 13 Dec 2007 22:24:40 -0000 1.4
21 +++ migration-to-2.6.xml 3 Jan 2008 19:42:23 -0000 1.5
22 @@ -1,6 +1,6 @@
23 <?xml version='1.0' encoding="UTF-8"?>
24 <!DOCTYPE guide SYSTEM "/dtd/guide.dtd">
25 -<!-- $Header: /var/cvsroot/gentoo/xml/htdocs/doc/it/migration-to-2.6.xml,v 1.4 2007/12/13 22:24:40 scen Exp $ -->
26 +<!-- $Header: /var/cvsroot/gentoo/xml/htdocs/doc/it/migration-to-2.6.xml,v 1.5 2008/01/03 19:42:23 scen Exp $ -->
27
28 <guide link="/doc/it/migration-to-2.6.xml" lang="it">
29 <title>La guida Gentoo per la migrazione completa a Linux 2.6</title>
30 @@ -29,8 +29,8 @@
31 2.6, da devfs a udev, da OSS ad ALSA, e da LVM a LVM2.
32 </abstract>
33
34 -<version>0.2.12</version>
35 -<date>2005-10-06</date>
36 +<version>0.3</version>
37 +<date>2008-01-01</date>
38
39 <chapter>
40 <title>Introduzione</title>
41 @@ -49,18 +49,20 @@
42 <ul>
43 <li>
44 Miglioramento Schedulatore/Interattività: Linux dà una maggiore sensazione
45 -di fluidità nei sistemi desktop e, sotto carico, risponde in modo migliore
46 -di Linux 2.4
47 + di fluidità nei sistemi desktop e, sotto carico, risponde in modo migliore
48 + di Linux 2.4
49 </li>
50 <li>
51 Scalabilità: Linux ora scala meglio in entrambe le direzioni - in piccoli
52 -sistemi embedded e anche su sistemi con molti processori
53 + sistemi embedded e anche su sistemi con molti processori
54 + </li>
55 + <li>
56 + Performance: le prestazioni delle applicazioni ordinarie sono di gran lunga
57 + migliorate
58 </li>
59 - <li>Performance: le prestazioni delle applicazioni ordinarie sono
60 -di gran lunga migliorate </li>
61 <li>
62 Supporto hardware: Linux ora supporta più architetture e dispositivi
63 -hardware non integrati di ogni altro sistema operativo.
64 + hardware non integrati di ogni altro sistema operativo.
65 </li>
66 </ul>
67
68 @@ -71,7 +73,7 @@
69 2.6</uri>. Se si desiderano dettagli più tecnici, si può fare riferimento al
70 documento <uri
71 link="http://www.codemonkey.org.uk/docs/post-halloween-2.6.txt">The post-
72 -halloween document</uri> - tenendo ben presente che ad oggi risulta alquanto
73 +halloween document</uri>, tenendo ben presente che ad oggi risulta alquanto
74 datato.
75 </p>
76
77 @@ -127,9 +129,8 @@
78 Per l'utente finale questo cambiamento può non voler dire nulla o avere poco
79 significato, fortunatamente i bravissimi sviluppatori di Gentoo hanno messo
80 tutto il loro impegno nel rendere la migrazione da devfs il più semplice
81 -possibile. E'
82 -consigliabile leggere la <uri link="/doc/it/udev-guide.xml">Guida ad udev
83 -su Gentoo</uri> per ulteriori informazioni su questo argomento.
84 +possibile. È consigliabile leggere la <uri link="/doc/it/udev-guide.xml">Guida
85 +ad udev su Gentoo</uri> per ulteriori informazioni su questo argomento.
86 </p>
87
88 </body>
89 @@ -146,9 +147,9 @@
90
91 <p>
92 ALSA, ovvero Advanced Linux Sound Architecture (Architettura Avanzata del Suono
93 -in Linux), è un nuova serie di driver per il suono, aventi nuove e migliori
94 -API, presente nel kernel Linux 2.6. È retrocompatibile con le applicazioni OSS,
95 -a condizione di selezionare le giuste opzioni di configurazione del kernel!
96 +in Linux), è un nuova serie di driver per il suono, aventi nuove e migliori API,
97 +presente nel kernel Linux 2.6. È retrocompatibile con le applicazioni OSS, a
98 +condizione di selezionare le giuste opzioni di configurazione del kernel!
99 </p>
100
101 <note>
102 @@ -164,29 +165,29 @@
103 <body>
104
105 <p>
106 -<e>Logical Volume Management</e> (LVM - Gestione Logica dei Volumi) è un
107 -insieme di strumenti che permettono di gestire lo spazio su disco in maniera
108 -assai flessibile. Tra le altre cose, permette un potente controllo sulle
109 -partizioni (es. ridimensionamento senza bisogno di riavviare), e rende molto
110 -semplici operazioni come il cambio di dispositivi. LVM rappresenta
111 -un'alternativa alla classica gestione del disco basata sulle partizioni.
112 +<e>Logical Volume Management</e> (LVM - Gestione Logica dei Volumi) è un insieme
113 +di strumenti che permettono di gestire lo spazio su disco in maniera assai
114 +flessibile. Tra le altre cose, permette un potente controllo sulle partizioni
115 +(es. ridimensionamento senza bisogno di riavviare), e rende molto semplici
116 +operazioni come il cambio di dispositivi. LVM rappresenta un'alternativa alla
117 +classica gestione del disco basata sulle partizioni.
118 </p>
119
120 <p>
121 -Il supporto a LVM è stato storicamente inserito in Linux 2.4. Linux 2.6
122 -fornisce una nuova versione di LVM, chiamata <e>LVM2</e>. Il processo di
123 -migrazione richiede l'installazione di nuove versioni degli strumenti a livello
124 -utente (operazione spiegata successivamente in questo documento) ma lascerà i
125 -vostri dati completamente intatti!
126 +Il supporto a LVM è stato storicamente inserito in Linux 2.4. Linux 2.6 fornisce
127 +una nuova versione di LVM, chiamata <e>LVM2</e>. Il processo di migrazione
128 +richiede l'installazione di nuove versioni degli strumenti a livello utente
129 +(operazione spiegata successivamente in questo documento) ma lascerà i vostri
130 +dati completamente intatti!
131 </p>
132
133 <p>
134 -<e>Se attualmente non si sta usando LVM per la gestione della memorizzazione
135 -dei dati, allora la migrazione a LVM2 è ininfluente.</e> Se si rientra in questo
136 +<e>Se attualmente non si sta usando LVM per la gestione della memorizzazione dei
137 +dati, allora la migrazione a LVM2 è ininfluente.</e> Se si rientra in questo
138 caso, si può ignorare tranquillamente qualsiasi riferimento a LVM/LVM2 nel
139 documento. L'aggiornamento a Linux 2.6 <e>non</e> richiede la memorizzazione
140 -dei dati su partizioni LVM - si possono mantenere i dati in partizioni
141 -standard, come si è sempre fatto.
142 +dei dati su partizioni LVM - si possono mantenere i dati in partizioni standard,
143 +come si è sempre fatto.
144 </p>
145
146 <p>
147 @@ -209,10 +210,10 @@
148
149 <p>
150 Qualcuna delle modifiche apportate in Linux 2.6 richiede dei cambiamenti nelle
151 -applicazioni basilari di sistema. Prima di continuare, ci si deve assicurare
152 -che il sistema sia aggiornato, e per esserne pienamente sicuri, si devono
153 -aggiornare tutti i pacchetti installati (compresi quelli di sistema) aventi
154 -delle nuove versioni disponibili.
155 +applicazioni basilari di sistema. Prima di continuare, ci si deve assicurare che
156 +il sistema sia aggiornato, e per esserne pienamente sicuri, si devono aggiornare
157 +tutti i pacchetti installati (compresi quelli di sistema) aventi delle nuove
158 +versioni disponibili.
159 </p>
160
161 <p>
162 @@ -225,7 +226,7 @@
163 <li><c>sys-apps/util-linux</c></li>
164 <li>
165 <c>sys-kernel/genkernel</c> (solo se si vuole usare genkernel, invece della
166 -configurazione manuale)
167 + configurazione manuale)
168 </li>
169 </ul>
170
171 @@ -242,7 +243,7 @@
172
173 <p>
174 <c>sys-apps/modutils</c> è il pacchetto che fornisce strumenti come
175 -<c>modprobe</c>, <c>rmmod</c> and <c>insmod</c> per Linux 2.4.
176 +<c>modprobe</c>, <c>rmmod</c> e <c>insmod</c> per Linux 2.4.
177 </p>
178
179 <p>
180 @@ -381,16 +382,16 @@
181
182 <p>
183 La prima cosa da fare è scegliere quali sorgenti di un kernel 2.6 installare. I
184 -due kernel 2.6 supportati da Gentoo sono attualmente <e>gentoo-sources</e>
185 -(per i desktop) e <e>hardened-sources</e> (per i server). Nella <uri
186 +due kernel 2.6 supportati da Gentoo sono attualmente <e>gentoo-sources</e> (per
187 +i desktop) e <e>hardened-sources</e> (per i server). Nella <uri
188 link="/doc/it/gentoo-kernel.xml">Guida ai Kernel Gentoo Linux</uri> sono
189 elencate le altre possibilità di scelta.
190 </p>
191
192 <p>
193 In questa guida verrà utilizzati come esempio il pacchetto
194 -<c>gentoo-sources</c>. Si installi i sorgenti del kernel desiderato con lo
195 -strumento <c>emerge</c>:
196 +<c>gentoo-sources</c>.Installare i sorgenti del kernel desiderato tramite
197 +<c>emerge</c>:
198 </p>
199
200 <pre caption="Installare gentoo-sources">
201 @@ -403,9 +404,9 @@
202 </pre>
203
204 <p>
205 -Se eseguendo il comando sopraelencato emerge vuole installare la versione 2.4
206 -di gentoo-sources (es. <c>gentoo-sources-2.4.26</c>), significa che si sta
207 -usando un profilo non progettato per gli utenti di Linux 2.6. Si segua la <uri
208 +Se eseguendo il comando sopraelencato emerge vuole installare la versione 2.4 di
209 +gentoo-sources (es. <c>gentoo-sources-2.4.26</c>), significa che si sta usando
210 +un profilo non progettato per gli utenti di Linux 2.6. Si segua la <uri
211 link="/doc/it/gentoo-upgrading.xml">Guida all'aggiornamento di Gentoo</uri> per
212 passare ad un profilo basato su Linux 2.6, riprovando successivamente a
213 installare i sorgenti del kernel 2.6.
214 @@ -463,8 +464,8 @@
215 <body>
216
217 <note>
218 -Se non si capisce cosa significa, non ci si preoccupi, non si farà
219 -sicuramente questo errore se si segue correttamente il resto della guida.
220 +Se non si capisce cosa significa, non ci si preoccupi, non si farà sicuramente
221 +questo errore se si segue correttamente il resto della guida.
222 </note>
223
224 <p>
225 @@ -485,14 +486,14 @@
226 <p>
227 In Linux 2.4 l'unico modo per ottenere buoni risultati nella masterizzazione
228 CD/DVD era l'abilitazione (alquanto scomoda) dell'emulazione <c>ide-scsi</c>.
229 -Per fortuna il layer IDE in Linux 2.6 è stato esteso per
230 -supportare in modo più efficiente i masterizzatori CD/DVD.
231 +Per fortuna il layer IDE in Linux 2.6 è stato esteso per supportare in modo più
232 +efficiente i masterizzatori CD/DVD.
233 </p>
234
235 <p>
236 -Non occorre abilitare nessuna opzione extra per il supporto alla
237 -masterizzazione CD. Basta solamente assicurarsi di <e>non</e> abilitare
238 -<c>ide-scsi</c>, come si faceva abitualmente nei kernel 2.4.
239 +Non occorre abilitare nessuna opzione extra per il supporto alla masterizzazione
240 +CD. Basta solamente assicurarsi di <e>non</e> abilitare <c>ide-scsi</c>, come si
241 +faceva abitualmente nei kernel 2.4.
242 </p>
243
244 </body>
245 @@ -531,9 +532,9 @@
246 Recentemente è stato aggiunto al kernel un nuovo driver per i dispositivi di
247 archiviazione USB. Nel momento in cui si sta scrivendo questa guida, questo
248 driver ("ub") è ancora agli stadi iniziali di sviluppo, e per certi utenti
249 -risulterà inutilizzabile. Se si riscontrano problemi nell'accedere a
250 -dispositivi con interfaccia USB come dischi fissi, memorie flash,l ettori di
251 -card, fotocamere digitali, si provi a ritornare al vecchio driver "stile SCSI":
252 +risulterà inutilizzabile. Se si riscontrano problemi nell'accedere a dispositivi
253 +con interfaccia USB come dischi fissi, memorie flash, lettori di card,
254 +fotocamere digitali, si provi a ritornare al vecchio driver "stile SCSI":
255 </p>
256
257 <pre caption="Disabilitare ub">
258 @@ -544,7 +545,7 @@
259
260 <note>
261 Il vecchio driver "stile SCSI" (USB Mass Storage support) è abilitato in modo
262 -predefinito. Si trova nel dentro a "Device Drivers --&gt; USB support", ma
263 +predefinito. Si trova nel menù "Device Drivers --&gt; USB support", ma
264 generalmente non entra in funzione se è presente anche ub.
265 </note>
266
267 @@ -601,12 +602,11 @@
268
269 <p>
270 Uno dei cambiamenti introdotti dalla configurazione predefinita di udev è la
271 -differente organizzazione dei nodi dispositivo relativi ai mouse.
272 -In precedenza si avevano nodi tipo <path>/dev/psaux</path> and
273 -<path>/dev/mouse</path>. Ora si avranno nodi tipo
274 -<path>/dev/input/mouse0</path>, <path>/dev/input/mouse1</path>, e un nodo
275 -collettivo <path>/dev/input/mice</path> che combina i movimenti da tutti i
276 -mouse.
277 +differente organizzazione dei nodi dispositivo relativi ai mouse. In precedenza
278 +si avevano nodi tipo <path>/dev/psaux</path> e <path>/dev/mouse</path>. Ora si
279 +avranno nodi tipo <path>/dev/input/mouse0</path>,
280 +<path>/dev/input/mouse1</path>, e un nodo collettivo
281 +<path>/dev/input/mice</path> che combina i movimenti da tutti i mouse.
282 </p>
283
284 <p>
285 @@ -626,9 +626,9 @@
286
287 <p>
288 Per correggere ciò, si apra il file di configurazione di X11 in un editor di
289 -testo, aggiornando la sezione <e>InputDevice</e> relativa al mouse,
290 -specificando l'uso del dispositivo <path>/dev/input/mice</path>. Qui di seguito
291 -viene mostrato un esempio:
292 +testo, aggiornando la sezione <e>InputDevice</e> relativa al mouse, specificando
293 +l'uso del dispositivo <path>/dev/input/mice</path>. Qui di seguito viene
294 +mostrato un esempio:
295 </p>
296
297 <pre caption="Aprire il file di configurazione di X11">
298 @@ -667,8 +667,8 @@
299 </p>
300
301 <p>
302 -Linux 2.6 introduce dei nuovi driver SATA (libata) basati sul sottosistema
303 -SCSI. Siccome questi driver sono basati su SCSI, i dischi SATA appariranno come
304 +Linux 2.6 introduce dei nuovi driver SATA (libata) basati sul sottosistema SCSI.
305 +Siccome questi driver sono basati su SCSI, i dischi SATA appariranno come
306 dispositivi SCSI. Il primo disco SATA si chiamerà <path>/dev/sda</path>.
307 Bisognerà aggiornare <path>/etc/fstab</path> per rispecchiare i cambiamenti,
308 tenendoli in mente successivamente, al momento di scegliere il parametro d'avvio
309 @@ -716,16 +716,13 @@
310
311 <p>
312 I driver hardware I2C ora sono inclusi nel kernel Linux 2.6, il pacchetto
313 -esterno
314 -i2c non è più richiesto. Si ricordi di compilare il supporto ai dispositivi I2C
315 -specifici per il proprio sistema nella configurazione del kernel. Si
316 -potrà utilizzare <c>lm-sensors</c> come di consueto.
317 +esterno i2c non è più richiesto. Si ricordi di compilare il supporto ai
318 +dispositivi I2C specifici per il proprio sistema nella configurazione del
319 +kernel. Si potrà utilizzare <c>lm-sensors</c> come di consueto.
320 </p>
321
322 </body>
323 </section>
324 -
325 -
326 </chapter>
327
328 <chapter id="conf">
329 @@ -741,15 +738,15 @@
330 <ol>
331 <li>
332 Il metodo predefinito è la configurazione manuale del kernel. Ciò può
333 -scoraggiare ma è la scelta migliore se si conosce bene il proprio sistema. Se
334 -si vuole configurare manualmente il kernel, si può passare al <uri
335 -link="#manual">prossimo capitolo</uri>.
336 + scoraggiare ma è la scelta migliore se si conosce bene il proprio sistema.
337 + Se si vuole configurare manualmente il kernel, si può passare al <uri
338 + link="#manual">prossimo capitolo</uri>.
339 </li>
340 <li>
341 L'opzione alternativa è usare lo strumento <c>genkernel</c> che permette la
342 -configurazione, compilazione ed installazione automatica del kernel. Se si
343 -desidera usare <c>genkernel</c> si può saltare il prossimo capitolo e passare
344 -all'<uri link="#genkernel">utilizzo di genkernel</uri>.
345 + configurazione, compilazione ed installazione automatica del kernel. Se si
346 + desidera usare <c>genkernel</c> si può saltare il prossimo capitolo e
347 + passare all'<uri link="#genkernel">utilizzo di genkernel</uri>.
348 </li>
349 </ol>
350
351 @@ -915,8 +912,8 @@
352 <p>
353 Nel precedente esempio, ci si avvantaggia inoltre delle funzionalità di
354 genkernel che permettono l'apertura di menuconfig per permettere di
355 -personalizzare la configurazione del kernel (se lo si desidera), e di
356 -aggiornare la configurazione del bootloader grub dopo la compilazione.
357 +personalizzare la configurazione del kernel (se lo si desidera), e di aggiornare
358 +la configurazione del bootloader grub dopo la compilazione.
359 </p>
360
361 <p>
362 @@ -933,8 +930,8 @@
363 Se si è scelto di aggiornare manualmente la configurazione del bootloader, ci
364 si deve ricordare di includere <c>udev</c> tra i parametri passati al kernel.
365 Qui di seguito viene mostrata un esempio di sezione della configurazione di
366 -grub, si presti attenzione però nell'adattare il parametro <e>real_root</e>
367 -al sistema che si sta usando.
368 +grub, si presti attenzione però nell'adattare il parametro <e>real_root</e> al
369 +sistema che si sta usando.
370 </p>
371
372 <pre caption="Configurazione d'esempio di GRUB per genkernel + udev">
373 @@ -960,8 +957,8 @@
374 creati esternamente all'albero dei sorgenti. Esempi comuni sono i driver
375 grafici binari di ATI e Nvidia. Se si necessita di installare questi moduli, i
376 quali vengono compilati rispetto ai sorgenti 2.6 trovati in
377 -<path>/usr/src/linux</path>, basta eseguire <c>emerge packagename</c> per tutti
378 -i moduli esterni usati con il kernel 2.4.
379 +<path>/usr/src/linux</path>, basta eseguire <c>emerge nomepacchetto</c> per
380 +tutti i moduli esterni usati con il kernel 2.4.
381 </p>
382
383 <p>
384 @@ -1034,10 +1031,9 @@
385 </pre>
386
387 <note>
388 -Gli strumenti LVM2 sono pienamente retrocompatibili con LVM1. I dati residenti
389 -sul disco non verranno minimamente intaccati. Con questa operazione non si
390 -interrompe nessuna retrocompatibilità, per cui sarà possibile avviare l'usuale
391 -kernel 2.4.
392 +Bisognerà ri-emergere <c>lvm-user</c> se si pensa di tornare ad utilizzare un
393 +kernel 2.4, in quanto <c>lvm2</c> in sé non è sufficiente per il funzionamento
394 +di LVM su tali versioni del kernel.
395 </note>
396
397 </body>
398 @@ -1062,7 +1058,7 @@
399 <p>
400 Dopo il riavvio, se si ha seguito correttamente dall'inizio questa guida, si
401 avrà l'opzione, tramite il bootloader, di caricare Linux 2.4 o Linux 2.6.
402 -Si scelga Linux 2.6
403 +Scegliere Linux 2.6
404 </p>
405
406 <p>
407 @@ -1147,12 +1143,12 @@
408 <p>
409 A seguito dell'aggiornamento del pacchetto degli header, generalmente si
410 dovranno riemergere le librerie glibc. C'è una nuova funzionalità molto
411 -interessante - NPTL. NPTL è un nuovo modello di threading presente in Linux 2.6,
412 -che fornisce un meccanismo più veloce di creazione e distruzione dei thread. Sul
413 -molti sistemi potrà non fare molta differenza, comunque si ha la possibilità di
414 -abilitarlo durante il processo di migrazione. Per abilitare NPTL, si deve
415 -modificare <path>/etc/make.conf</path>, aggiungendo <e>nptl</e> alla variabile
416 -USE.
417 +interessante, chiamata NPTL. NPTL è un nuovo modello di threading presente in
418 +Linux 2.6, che fornisce un meccanismo più veloce di creazione e distruzione dei
419 +thread. Sul molti sistemi potrà non fare molta differenza, comunque si ha la
420 +possibilità di abilitarlo durante il processo di migrazione. Per abilitare NPTL,
421 +si deve modificare <path>/etc/make.conf</path>, aggiungendo <e>nptl</e> alla
422 +variabile USE.
423 </p>
424
425 <warn>
426 @@ -1161,8 +1157,8 @@
427 </warn>
428
429 <p>
430 -A questo punto si rieffettui l'emerge di glibc (lo si dovrebbe fare anche se
431 -non si ha scelto di abilitare NPTL).
432 +A questo punto effettuare nuovamente l'emerge di glibc (lo si dovrebbe fare
433 +anche se non si ha scelto di abilitare NPTL).
434 </p>
435
436 <pre caption="Reinstallare glibc con i nuovi header del kernel">
437 @@ -1170,7 +1166,7 @@
438 </pre>
439
440 <p>
441 -Se NPTL è stato abilitato, i binari esistenti non lo useranno finchè non
442 +Se NPTL è stato abilitato, i binari esistenti non lo useranno finché non
443 verranno ricompilati. Tuttavia, qualsiasi binario compilato da questo punto in
444 avanti <e>userà</e> NPTL. Volendo si più ricompilare da subito tutti i
445 pacchetti, come nell'esempio:
446 @@ -1182,7 +1178,7 @@
447
448 <p>
449 In alternativa, si può semplicemente lasciare che il sistema converta
450 -"naturalmente" sè stesso a NPTL, aggiornando i pacchetti alle nuove versioni
451 +"naturalmente" sé stesso a NPTL, aggiornando i pacchetti alle nuove versioni
452 quando esse vengono rilasciate.
453 </p>
454
455 @@ -1197,17 +1193,17 @@
456 <body>
457
458 <p>
459 -Con l'incredibile mole di lavoro che Linux 2.6 porta con sè, è inevitabile che
460 +Con l'incredibile mole di lavoro che Linux 2.6 porta con sé, è inevitabile che
461 talvolta le cose che prima (con Linux 2.4) funzionavano correttamente, con
462 Linux 2.6 non funzionino più come ci si aspettava.
463 </p>
464
465 <p>
466 -Se si riscontratno problemi con il kernel 2.6, e si può confermare che questi
467 +Se si riscontrano problemi con il kernel 2.6, e si può confermare che questi
468 problemi non si verificavano con Linux 2.4, si prega di aprire un bug in <uri
469 link="http://bugs.gentoo.org">Bugzilla</uri>. Il problema verrà analizzato e se
470 -verrà riscontrato che il problema risiede nella struttura principale del
471 -kernel, verrà chiesto di inviare un report nel bugzilla principale del kernel.
472 +verrà riscontrato che il problema risiede nella struttura principale del kernel,
473 +verrà chiesto di inviare un report nel bugzilla principale del kernel.
474 </p>
475
476 </body>
477 @@ -1276,7 +1272,7 @@
478 </pre>
479
480 <p>
481 -Anche i binari dei kernel 2.4 usati per l'avvio del sistema possono esseri
482 +Anche i binari dei kernel 2.4 usati per l'avvio del sistema possono essere
483 rimossi senza problemi. Si dovrà montare la partizione <c>/boot</c> e rimuovere
484 le relative immagini. Inoltre bisogna aggiornare la configurazione del
485 bootloader rimuovendo i riferimenti alle immagini dei kernel che sono state
486 @@ -1301,7 +1297,7 @@
487
488 <p>
489 Anche il demone di gestione di devfs, <c>devfsd</c>, può essere rimosso senza
490 -indugi, poichè ora si userà <c>udev</c> per la gestione dei dispositivi.
491 +indugi, poiché ora si userà <c>udev</c> per la gestione dei dispositivi.
492 </p>
493
494 <pre caption="Rimuovere alsa-driver, i2c, e devfsd">
495 @@ -1309,7 +1305,7 @@
496 </pre>
497
498 <p>
499 -Se si è utenti LVM2, con molte proababilità si vorrà convertire i propri dati
500 +Se si è utenti LVM2, con molte probabilità si vorrà convertire i propri dati
501 nel formato LVM2 per beneficiare dei vantaggi offerti dalla nuova versione.
502 Tuttavia, questa operazione inibirà qualunque accesso ai dati LVM da un kernel
503 2.4. Se si vuole proseguire con la conversione (è assolutamente opzionale!), si
504
505
506
507 --
508 gentoo-commits@g.o mailing list