Gentoo Archives: gentoo-commits

From: "Davide Cendron (scen)" <scen@g.o>
To: gentoo-commits@l.g.o
Subject: [gentoo-commits] gentoo commit in xml/htdocs/doc/it/articles: l-redesign-3.xml
Date: Thu, 26 Aug 2010 16:37:21
Message-Id: 20100826163710.3D4D720051@flycatcher.gentoo.org
1 scen 10/08/26 16:37:10
2
3 Added: l-redesign-3.xml
4 Log:
5 Initial commit: version 1.0, revision 1.2 of EN CVS
6
7 Revision Changes Path
8 1.1 xml/htdocs/doc/it/articles/l-redesign-3.xml
9
10 file : http://sources.gentoo.org/viewvc.cgi/gentoo/xml/htdocs/doc/it/articles/l-redesign-3.xml?rev=1.1&view=markup
11 plain: http://sources.gentoo.org/viewvc.cgi/gentoo/xml/htdocs/doc/it/articles/l-redesign-3.xml?rev=1.1&content-type=text/plain
12
13 Index: l-redesign-3.xml
14 ===================================================================
15 <?xml version='1.0' encoding="UTF-8"?>
16 <!DOCTYPE guide SYSTEM "/dtd/guide.dtd">
17 <!-- $Header: /var/cvsroot/gentoo/xml/htdocs/doc/it/articles/l-redesign-3.xml,v 1.1 2010/08/26 16:37:10 scen Exp $ -->
18
19 <guide link="/doc/it/articles/l-redesign-3.xml" disclaimer="articles" lang="it">
20 <title>Riprogettare gentoo.org, Parte 3: la rinascita di un sito web</title>
21
22 <author title="Autore">
23 <mail link="drobbins@g.o">Daniel Robbins</mail>
24 </author>
25
26 <author title="Traduzione">
27 <mail link="canduc17@××××××××××.it">Alessandro Candini</mail>
28 </author>
29
30 <abstract>
31 Vi siete mai svegliati una mattina rendendovi conto che il vostro piccolo e
32 grazioso sito Web personale, non fosse poi un gran che? Se è così, siete in
33 buona compagnia. In questa serie di articoli, Daniel Robbins condivide le sue
34 esperienze con XML, XSLT e Python, usati per riprogettare il sito Web
35 www.gentoo.org. Durante la lettura, potreste trovare alcuni ottimi spunti da
36 utilizzare per la vostra prossima riprogettazione di un sito. In questo
37 articolo, Daniel crea un nuovo look per tutto il sito.
38 </abstract>
39
40 <!-- La versione originale di questo articolo è stata pubblicata da IBM
41 developerWorks ed è di proprietà di Westtech Information Services. Questo
42 documento è una versione aggiornata dell'articolo originale, e contiene
43 numerosi miglioramenti apportati dal Gentoo Linux Documentation team.
44 Questo documento non è più mantenuto attivamente.
45 -->
46
47 <version>1.0</version>
48 <date>2005-10-10</date>
49
50 <chapter>
51 <title>Le nuove pagine principali</title>
52 <section>
53 <title>Il sito fino ad ora</title>
54 <body>
55
56 <p>
57 Fino a qui, www.gentoo.org ha mostrato un notevole miglioramento. Nell'<uri
58 link="/doc/it/articles/l-redesign-2.xml">ultimo articolo</uri>, ho progettato un
59 nuovo sistema per la documentazione che utilizza XML e XSLT, in modo che tutta
60 la documentazione del nostro sito sia esteticamente bella e funzionale per le
61 esigenze dei visitatori. Comunque, l'aspetto del sito nel suo complesso non è
62 cambiato; questo poiché in realtà non ho ancora modificato l'HTML che gli utenti
63 hanno visto la prima volta che sono approdati sul sito. La nostra pagina
64 principale è ancora come appariva prima.
65 </p>
66
67 <p>
68 Bene, è ora di cambiare. Come accennato nel <uri
69 link="/doc/it/articles/l-redesign-1.xml">primo articolo</uri>, la nostra pagina
70 principale sta diventando troppo congestionata e non abbiamo più spazio per
71 espanderla. Come potete vedere, ho già compresso all'interno <uri
72 link="/images/docs/l-redesign-13.gif">della pagina</uri> abbastanza contenuti.
73 </p>
74
75 <p>
76 Non posso continuare ad ammucchiare link e paragrafi importanti nella pagina
77 principale -- non c'è più spazio! Fortunatamente per noi, lo spazio sul Web è
78 assolutamente gratuito.
79 </p>
80
81 <p>
82 Quindi, per risolvere questo problema, dividerò la pagina principale
83 (index.html) in diverse pagine, indicizzate per argomento specifico
84 (index-about.html, index-download.html, ecc.) e creerò un sistema di menu che
85 permetterà all'utente di muoversi facilmente da una pagina indicizzata ad
86 un'altra. La pagina di default che verrà caricata quando un utente visiterà
87 <b>http://gentoo.org</b>, sarà la pagina indicizzata come "About Gentoo Linux".
88 Si tratta di un'ottima scelta poiché questa pagina fornisce delle informazioni
89 generiche sul progetto che, utili ai visitatori che navigano il sito per la
90 prima volta.
91 </p>
92
93 </body>
94 </section>
95 <section>
96 <title>Obiettivi del sito Web</title>
97 <body>
98
99 <p>
100 Ora, descriverò gli obiettivi di questo nuovo sistema a "pagine indicizzate",
101 oltre a qualche altro metodo di progettazione che potreste utilizzare nei vostri
102 progetti. In seguito, vedremo come la struttura a pagine indicizzate raggiunge
103 questi obiettivi.
104 </p>
105
106 </body>
107 </section>
108 <section>
109 <title>Modularità</title>
110 <body>
111
112 <p>
113 Il nuovo sistema a pagine indicizzate deve essere modulare. Cosa significa,
114 esattamente? Dunque, per ora ho pensato alle categorie "About Gentoo Linux" e
115 "Download/Install", ma magari in futuro avrò bisogno di aggiungere anche le
116 categorie "About the Team" o "Support". Avere la possibilità di aggiungere
117 facilmente in futuro nuove categorie, richiede una predisposizione studiata
118 in fase di progettazione. Per aggiungere link alle categorie del menu di
119 navigazione, devo essere sicuro che ci sarà spazio e che l'impaginazione sia
120 abbastanza generica da permettere la presentazione di diversi tipi di
121 informazione. Così facendo aggiungere nuove categorie risulterà relativamente
122 semplice e, se dopo qualche mese mi renderò conto di nuovo che c'è qualcosa che
123 non va, non dovrò riprogettare completamente il sito.
124 </p>
125
126 <p>
127 In questa progettazione modulare, c'è un altro aspetto molto importante --
128 l'utilizzo di XML ed XSLT per separare la presentazione dai contenuti. Se avete
129 letto il secondo articolo di questa serie avrete familiarità con questo tipo di
130 approccio. Dopo aver creato un modello XSL adatto, è possibile generare tutte le
131 pagine indicizzate che si vogliono, semplicemente utilizzando un XML adatto. Ed
132 al contrario dell'HTML, l'XML non conterrà informazioni sull'aspetto; è puro
133 contenuto. Vedremo l'implementazione XML/XSLT delle pagine indicizzate nella
134 quarta ed ultima puntata di questa serie.
135 </p>
136
137 </body>
138 </section>
139 <section>
140 <title>Indicazioni generiche di stile</title>
141 <body>
142
143
144 <p>
145 Un'altra cosa molto importante è che la nuova struttura indicizzata sia
146 esteticamente accattivante. Ricordatevi che quando un utente approda su
147 http://www.gentoo.org, la prima pagina indicizzata che visualizzerà sarà "About
148 Gentoo Linux", perciò voglio che sia una pagina attraente. Ora, a seconda delle
149 persone, la parola "attraente" può significare cose diverse, ma questo articolo
150 presenta alcune indicazioni generiche utilizzate durante la creazione delle
151 nuove pagine indicizzate, applicabili a quasi ogni sito Web.
152 </p>
153
154 </body>
155 </section>
156 <section>
157 <title>Quel look "scatoloso"</title>
158 <body>
159
160 <p>
161 Per ottenere un'impaginazione generica, la scelta migliore è la semplicità. Se
162 dovete organizzare un insieme di informazioni articolate, perché non utilizzare
163 una tabella principale per suddividere la pagina in diverse aree? Ciò assicurerà
164 anche che le varie parti della pagina siano allineate, in modo da avere un
165 aspetto semplice ed attraente. Ad esempio, il seguente tipo di impaginazione,
166 non è in genere molto efficace:
167 </p>
168
169 <figure link="/images/docs/l-redesign-03.gif" caption="Un'impaginazione non
170 proprio ottimale"/>
171
172 <p>
173 Però, se le stesse informazioni vengono presentate utilizzando una semplice
174 griglia, il sito comincia ad essere molto più chiaro:
175 </p>
176
177 <figure link="/images/docs/l-redesign-04.gif" caption="La pagina risulta meno
178 confusionaria, se allineiamo le varie parti ad una griglia"/>
179
180 <p>
181 Ricordate che più è semplice la vostra impaginazione e più informazioni
182 riuscirai ad inserire senza infastidire i visitatori.
183 </p>
184
185 </body>
186 </section>
187 <section>
188 <title>Colore del Testo e dello Sfondo</title>
189 <body>
190
191 <p>
192 Eccoci alla scelta dei colori. Devo ammettere di trovare molto accattivante il
193 testo verde brillante su sfondo blu scuro. Ma in realtà non importa quanto
194 sfizioso o esotico possa sembrare: per le aree con testo di un sito Web gli
195 sfondi scuri non sono una scelta adatta. Gli utenti si aspettano di vedere del
196 testo scuro su uno sfondo chiaro ed io per primo penso che dovremmo dargli
197 quello che si aspettano.
198 </p>
199
200 <p>
201 Ok, fatemi spiegare meglio la mia opinione. Utilizzare del testo chiaro su
202 sfondo scuro è una pessima scelta per rappresentare paragrafi consistenti, ma
203 può essere abbastanza adatto e funzionale per la barra dei menu, o per una
204 piccola lista di link. In altre parole: il testo invertito può essere molto
205 incisivo, ma vi consiglio di utilizzare uno schema di colori tradizionale per le
206 aree di testo più importanti; dopo mi ringrazierete. Questo servirà anche per
207 assicurare una buona resa del sito se stampato su carta.
208 </p>
209
210 </body>
211 </section>
212 <section>
213 <title>Contrasto</title>
214 <body>
215
216 <p>
217 A parte il problema dello sfondo scuro per il testo, non ci sono altre rigide
218 regole per costruire un sito Web. Ad esempio, se vi piacciono i colori scuri, va
219 benissimo fare blu scuro la parte superiore della pagina. Però ascoltatemi bene:
220 se rendete l'intera pagina blu scuro, fate male. Se vi limitate a rendere blu
221 scuro una porzione della pagina (preferibilmente senza troppo testo al suo
222 interno), potrebbe essere un'ottima scelta, poiché quel blu scuro farà un bel
223 contrasto con l'area bianca per il testo ed aggiungerà un po' di "sentimento" al
224 vostro nuovo sito. In effetti, una gran parte della pagina può contenere colori
225 saturi o scuri; ma ripeto, assicuratevi che il vostro principale contenuto
226 testuale venga presentato con uno stile tradizionale.
227 </p>
228
229 </body>
230 </section>
231 <section>
232 <title>Impaginazione funzionale</title>
233 <body>
234
235 <p>
236 Inoltre voglio inoltre essere sicuro che la pagina Web non sia né troppo fitta
237 di contenuti, né troppo vuota. Penso che ognuno di noi abbia affrontato questa
238 sfida; alcuni hanno la tendenza a comprimere nella pagina così tante
239 informazioni da renderla totalmente incomprensibile, mentre altri aggiungono in
240 abbondanza margini ampi e spazi vuoti inutili così che gli utenti siano
241 costretti a scorrere diverse schermate per trovare le informazioni che cercano.
242 Per le nuove pagine indicizzate, voglio usare margini minimali -- il minimo per
243 mantenere tutto leggibile credo vada bene. Utilizzerò spazi vuoti solo se gli
244 elementi risulteranno davvero troppo stipati. Dopo tutto, l'intenzione dietro
245 alle pagine indicizzate è quella di risolvere un problema di spazio, e sarebbe
246 bene concentrare molte informazioni nel più piccolo spazio possibile, fino a che
247 la leggibilità non venga compromessa.
248 </p>
249
250 <p>
251 Un'alta densità di informazioni ha un ulteriore vantaggio: gli utenti hanno
252 meno bisogno di scorrere la pagina per trovare le informazioni che cercano.
253 Questo rende la pagina molto più piacevole da leggere. (Se non mi credete,
254 realizzate un paio di pagine d'esempio e constatate voi stessi).
255 </p>
256
257 </body>
258 </section>
259 <section>
260 <title>I contenuti sono più importanti dell'arte</title>
261 <body>
262
263 <p>
264 Lavorando sull'impaginazione del sito, ho imparato in fretta come la
265 riprogettazione di una pagina Web dovrebbe essere innanzi tutto come
266 un'opportunità per presentare i contenuti (cioè le informazioni che sono utili
267 ai visitatori) in maniera leggibile ed efficace, piuttosto che un'occasione per
268 realizzare un'opera d'arte o per trasudare un gran -- hem -- senso di
269 appartenenza. Non che queste pulsioni artistiche siano necessariamente proibite,
270 ma se perseguendo questo obiettivo rovino la presentazione dei contenuti, allora
271 non sto facendo un favore ai miei visitatori.
272 </p>
273
274 <p>
275 Una volta ogni tanto è buona norma fare un passo indietro e riconoscere che chi
276 visita il nostro sito sta cercando per prima cosa delle informazioni e non nuovi
277 approcci demenziali alla progettazione Web. Se questo è qualcosa con cui avete
278 avuto a che fare consolatevi: anche io sono tentato a concentrarmi su cose
279 "artistiche" e lasciare da parte vere le priorità.
280 </p>
281
282 </body>
283 </section>
284 <section>
285 <title>Il risultato</title>
286 <body>
287
288 <p>
289 Ora che abbiamo visto alcuni dei miei obiettivi di riprogettazione, diamo
290 un'occhiata alle nuove pagine indicizzate di gentoo.org. Ecco la nuova pagina
291 con la quale venite accolti quando visitate <b>http://www.gentoo.org</b>:
292 </p>
293
294 <figure link="/images/docs/l-redesign-05.gif" caption="La nuova pagina
295 principale di www.gentoo.org"/>
296
297 <p>
298 Devo ammettere di essere molto soddisfatto della riprogettazione, ed anche
299 l'estetica del nuovo sito mi piace molto. Notate come vengono usate le tabelle
300 per dividere la pagina in 4 parti: l'area in alto a sinistra per il logo, l'area
301 nera per il menu, l'area grigia per le informazioni e l'area bianca principale
302 per i contenuti. Notate anche come il preciso allineamento di queste quattro
303 regioni renda il progetto semplice ma accattivante.
304 </p>
305
306 <p>
307 Diamo ora un'occhiata ai colori. Come ho detto poco fa, sono un grande fan dei
308 siti Web estremamente scuri. Però, poiché un sito troppo scuro non è una buona
309 cosa, ho raggiunto un compromesso: le parti scure sono limitate alle aree in
310 alto ed il testo invertito viene usato solo nell'area del menu, del logo e del
311 titolo per l'oggetto flottante "Gentoo Linux Features". Siccome queste aree
312 della pagina non vengono utilizzate per presentare grandi quantità di testo, non
313 ho intenzione di tediare i miei visitatori. Al contrario, queste sono una
314 graziosa decorazione all'area (bianca) principale per i contenuti testuali. Ecco
315 un'immagine della pagina indicizzata "Download/Install":
316 </p>
317
318 <figure link="/images/docs/l-redesign-06.gif" caption="La pagina
319 download/install di www.gentoo.org"/>
320
321 <p>
322 Un'altra cosa di cui vale la pena parlare: probabilmente avrete notato che
323 l'"omino-antenna volante" ed il logo rosso di "gentoo" provengono dal sito
324 originale. Ho deciso di integrare queste grafiche nel nuovo progetto in modo che
325 il nuovo index.html principale continui ad apparire familiare agli utenti di
326 vecchia data. Comunque, ho eliminato l'"omino-antenna volante" da tutte le altre
327 pagine in modo che in una schermata possano stare più informazioni. Il logo
328 rosso di "gentoo" è stato mantenuto su ogni pagina poiché aiuta a rendere l'area
329 bianca per i contenuti visivamente più allettante ed attira l'attenzione sul
330 titolo della categoria.
331 </p>
332
333 </body>
334 </section>
335 <section>
336 <title>Il menu di navigazione ed il titolo</title>
337 <body>
338
339 <p>
340 Come potete vedere, il nome della pagina corrente nel menu di navigazione è
341 evidenziato con un verde brillante, grazie ai fogli di stile a cascata (CSS,
342 Cascading Style Sheets), ed il nome della pagina corrente viene ripetuto subito
343 sotto il logo rosso di "gentoo", nell'area principale dei contenuti. Sebbene
344 inizialmente pensassi che questo titolo non sarebbe stato necessario, ho visto
345 che limitare l'evidenziazione in verde della pagina corrente nel menu di
346 navigazione, non era abbastanza per fornire agli utenti un'indicazione sulla
347 pagina che stavano visitando.
348 </p>
349
350 <p>
351 Nonostante l'aspetto semplice del nuovo sito, ho inserito un bel po' di
352 informazioni all'interno della pagina. Un conseguente vantaggio è che, per la
353 maggior parte delle risoluzioni, un visitatore avrà solo bisogno di scorrere in
354 giù per leggere tutto il testo principale. Comunque, tutti i link dovrebbero
355 essere visibili ed accessibili immediatamente, senza richiedere all'utente
356 scorrimenti verticali. Questo rende l'intero sito più facile da navigare -- una
357 grande vittoria per l'usabilità.
358 </p>
359
360 </body>
361 </section>
362 <section>
363 <title>Perso dentro Xara</title>
364 <body>
365
366 <p>
367 Limitandosi all'osservazione del sito, non non ci si fa un'idea chiara di cosa
368 abbia comportato il processo di riprogettazione. In realtà, da quando ho
369 cominciato la riprogettazione, ho commesso molti errori importanti per la
370 logistica del sito. L'errore più grande è stato quello di buttarmi subito su
371 Xara nel tentativo di creare il nuovo aspetto per le pagine indicizzate.
372 </p>
373
374 <p>
375 Utilizzando Xara, ho sprecato un sacco di tempo concentrandomi quasi
376 esclusivamente su grafiche accattivanti piuttosto che sull'impaginazione. In
377 questo modo, ho messo il carro davanti ai buoi ed ho finito col creare circa 20
378 progetti prototipi che alla fine avrei dovuto buttare via. Infatti questi
379 prototipi risultarono inutili poiché non avevano niente a che fare col modo di
380 presentare i contenuti.
381 </p>
382
383 <p>
384 Una volta recuperate le mie facoltà, sono uscito da Xara, ho avviato un editor
385 di testo ed ho scritto il testo grezzo che sarebbe apparso nella pagina. Dopo
386 aver scritto il contenuto, ho creato un'impaginazione generica per presentare
387 questo testo all'utente -- ancora senza schemi di colori od abbellimenti
388 grafici. Dopo, e solo dopo, ho riaperto Xara ed ho messo a punto il nuovo
389 aspetto del sito, sviluppando uno schema di colori e migliorando il logo. Questa
390 volta, il processo di progettazione grafica è stato indolore e relativamente
391 veloce poiché avevo già una struttura esistente (il testo e l'impaginazione) che
392 dirigeva i miei passi. Senza questa struttura, avrei potuto spendere il resto
393 della mia vita giocando con Xara, sviluppando migliaia di ipotetiche soluzioni
394 progettuali per il nuovo sito.
395 </p>
396
397 <p>
398 Quando riprogettate il vostro sito, ricordate che la cosa più importante sono i
399 contenuti, dopo viene l'impaginazione ed infine, molto lontano da questi due,
400 gli abbellimenti grafici. Se utilizzerete questo approccio, risparmierete un
401 sacco di tempo.
402 </p>
403
404 </body>
405 </section>
406 <section>
407 <title>IRC user-centrico</title>
408 <body>
409
410 <p>
411 Ricapitolando, durante il processo di progettazione ho fatto qualche errore, ma
412 ho anche fatto un paio di cose giuste ed una di queste è stata quella di
413 permettere agli sviluppatori Gentoo Linux di revisionare e commentare il mio
414 lavoro durante lo sviluppo. Come ricorderete dal mio primo articolo, il piano
415 d'azione identificava gli sviluppatori come il pubblico a maggiore priorità,
416 perciò coinvolgerli nel progetto fu chiaramente una scelta saggia.
417 </p>
418
419 <p>
420 Realizzare ciò è stato facile. Mi sono limitato ad avviare un client IRC, l'ho
421 connesso al nostro canale come faccio di solito e poi, quando facevo un
422 progresso significativo, generavo un'istantanea .png del sito corrente e la
423 postavo sul nostro server Web. Così, chiunque sul canale poteva dare un'occhiata
424 e commentare istantaneamente il mio lavoro.
425 </p>
426
427 <p>
428 Questi sviluppatori sono stati i miei punti di riferimento, facendomi sapere
429 quali fossero gli approcci ed i colori più popolari, e che tipo di impaginazioni
430 fossero le migliori. Se l'aspetto del sito diventava troppo stipato o
431 complicato, qualcuno me lo faceva notare ed io modificavo l'HTML di conseguenza.
432 Quando il progetto delle pagine indicizzate si avviava alla conclusione, ho
433 cominciato a creare dei tarball dell'HTML e delle immagini del sito in modo che
434 gli sviluppatori potessero giocare con il codice e fare le correzioni
435 necessarie. In questo modo, il canale IRC ha permesso di sviluppare l'HTML in un
436 modo veramente user-centrico. Come ultima cosa, ma non per questo meno
437 importante, gli sviluppatori Gentoo Linux mi hanno davvero aiutato a correggere
438 il codice HTML in modo che venisse visualizzato correttamente da un gran numero
439 di moderni browser.
440 </p>
441
442 </body>
443 </section>
444 <section>
445 <title>Nel prossimo articolo</title>
446 <body>
447
448 <p>
449 Bene, per ora è tutto. Seguitemi nel <uri
450 link="/doc/it/articles/l-redesign-4.xml">prossimo articolo</uri> dove infine
451 convertirò l'intero sito in un sistema completamente modulare basato su
452 XML/XSLT. Questo, oltre ad essere entusiasmante, può anche essere un'opportunità
453 per scoprire un sacco di dettagli gustosi dal "dietro le quinte" dello sviluppo
454 XML!
455 </p>
456
457 </body>
458 </section>
459 </chapter>
460
461 <chapter>
462 <title>Risorse</title>
463 <section>
464 <body>
465
466 <ul>
467 <li>
468 Leggete gli altri articoli di questa serie devloperWorks sulla
469 riprogettazione del sito Web www.gentoo.org grazie a tecnologie come XML,
470 XSLT e Python:
471 <ul>
472 <li>
473 Nella <uri link="/doc/it/articles/l-redesign-1.xml">Parte 1</uri>,
474 l'autore crea un piano d'azione user-centrico ed introduce pytext, un
475 interprete Python embedded (Marzo 2001).
476 </li>
477 <li>
478 Nella <uri link="/doc/it/articles/l-redesign-2.xml">Parte 2</uri>,
479 Daniel sfoggia il nuovo sistema per la documentazione ed allestisce una
480 mailing list quotidiana basata su log CVS (Maggio 2001).
481 </li>
482 <li>
483 Nella <uri link="/doc/it/articles/l-redesign-4.xml">Parte 4</uri>,
484 Daniel completa la conversione al modello XML/XSLT ed aggiunge al sito
485 un Changelog XML auto-generato (Agosto 2001).
486 </li>
487 </ul>
488 </li>
489 <li>
490 Impara di più sui fogli di stile a cascata (CSS, Cascading Style Sheets)
491 visitando la <uri link="http://www.w3.org/Style/CSS/">pagina sui CSS</uri>
492 del World Wide Web Consortium (W3C).
493 </li>
494 <li>
495 Dai un'occhiata a <uri link="http://www.xara.com/">Xara.com</uri>, il sito
496 di Xara X -- un ottimo programma di disegno vettoriale per Windows. Snello e
497 di una velocità incredibile, ha la mia personale raccomandazione.
498 </li>
499 <li>Impara di più sull'XSLT su <uri>http://www.xslt.com</uri></li>
500 <li>
501 Quando ti riprendi, dai un'occhiata a Sablotron, un buon processore XSLT,
502 veloce e reperibile su <uri link="http://www.gingerall.com/">Ginger
503 Alliance</uri>
504 </li>
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